La settimana scorsa si è tanto parlato del caso di abus0 e v1olenza da parte della polizia nei confronti di Bruna, una donna transgender, avvenuto a Milano. Domenica 28 maggio, durante una manifestazione a Milano, Guglielmo Giannotta, attivista e presidente di “acet transgenere”, ha tenuto un discorso per evidenziare la responsabilità delle istituzioni, che dovrebbero agire concretamente per tutelare i diritti delle persone transgender. Sui social, Giannotta ha scritto queste parole: “Quello a cui abbiamo assistito successivamente all’aggr3ssione nei confronti di Bruna è stato un continuo scarica barile sotto tutti i fronti. Il sentimento forte che ci ha accompagnati in questi giorni è stato quello di essere soli a dover affrontare tutto questo. Il che non mi sorprende, perché, se ci si riflette un attimo, Bruna incarna in se stessa tutto ciò in cui la società italiana e le istituzioni stanno fallendo in questo momento storico. Bruna è una donna trans, brasiliana, non bianca, che fa un lavoro non riconosciuto dallo Stato, senza fissa dimora, con una scarsa padronanza della lingua italiana, toss1co dipendente (…) Noi siamo qui per segnalare due cose: la prima è che questo episodio non permetteremo che venga messo sotto nessun tappeto, la seconda è per chiedere spiegazioni e provvedimenti seri, perché le spiegazioni che ci sono state date e i provvedimenti che sono stati presi ad oggi NON sono sufficienti. (…) Non è possibile che una persona venga presa a manganellate contemporaneamente da 3 agenti mentre non sta opponendo alcun tipo di resistenza e la risposta generale a tutto questo sia “ci dispiace, verificheremo”. Non dovete verificare, dovete agire. Meno parole, più fatti.” #Freeda #TransgenderRights #LGBTQIAplus #Milano #Cronaca #Attualità #Notizie #Attivismo #Inclusione #Manifestazione #DirittiLGBTQIA #Sensibilizzazione